lunedì 5 novembre 2012

UOLCMEN: Trecentonove giorni ad oggi...

Lo Stato Sociale
Con il rischio di farmi disprezzare dalla Regina e dai potenti, mi inserisco controcorrente alle consuete tendenze musicali di questa rubrica (perdonatemi) e azzardo un articoletto sulle uscite 2012 dello scenario Italiano Cantautorale, Pop, Indie, Electro, Alternative-rock e bla bla bla che ho seguito personalmente. Scusatemi infatti se dimenticherò qualcosa per voi importante, per me è già strano dare consigli musicali. 
Parto moderatamente accontentando probabilmente tutti, con il cd che ha accompagnato la rifioritura dei denti ormai non più marci di Pier Paolo Capovilla, “Il Mondo Nuovo” del Teatro degli Orrori. Del cd, nel complesso eccellente, abbiamo già parlato in precedenza nel Blog, quindi non mi dilungherò più di tanto sulla peculiare voce nasale del succitato singer. Ma se per qualche arcano motivo non l’avete ancora ascoltato, rimediate subito, partendo da “Non vedo l'ora”, in assoluto la mia preferita e la prima consigliata. 

Se invece siete alla ricerca di un qualcosa di un po’ più inzuppato di elettronico, quest’anno gli Amor Fou hanno presentato la loro terza fatica “Cento Giorni Da Oggi”. Ok, sarò un po’ scontato nella scelta, ma se avete bisogno di allentare la tensione “Vero” è la canzone che fa per voi, o almeno con me ci riesce, grazie a un testo molto minimale e una chiusura strumentale azzeccatissima. Ora gli amanti di Moltheni saranno felici di sentirsi ricordare che il loro amato è tornato dopo l’annunciato ritiro dalle scene di tre anni fa. Ha solamente recuperato il nome di Umberto Maria Giardini e con “L'ultimo venerdì dell'umanità”, traccia di chiusura del disco “La Dieta Dell’Imperatrice” è riuscito veramente a impressionarmi se devo essere sincero. E’ una canzone intensa, quasi psichedelica, e di una qualità infinita. 
Cambiando nettamente genere passiamo ai 5 Bolognesi de Lo Stato Sociale. Sono stati, mia ignoranza, una gradita scoperta con il loro “Turisti della Democrazia” e credo che "Quello che le donne dicono" sia il modo giusto per entrare in contatto con questi ragazzi, concedetemi il termine, molto caratteristici. Basta vedere i loro Live sui colli bolognesi per capire che non si prendano molto sul serio. 
Ora, vorrei fare una lode a un gruppo che può piacere o non piacere, ma che a oggi è uno dei pochi che conosco a mettere online gratuitamente i loro cd dal sito ufficiale. I Fine Before You Came. La prima cosa che vi colpirà sarà lo stile particolare della voce, cosi ché fin dalla prima traccia del loro disco “Ormai” capirete inconsciamente se i 4 minuti di “Capire Settembre” potranno essere di straziante agonia o di tempo ben speso. 
Passando ad altro e visto che ormai tutti sparano sentenze su questo cd, toccherà anche a me dire la mia su “Piombo, polvere e carbone” dei Pan del Diavolo. Sarà che per le mie solite e terribili mancanze, l’ascolto di quest’ultimo lavoro si è quasi accavallato col precedente, ma non riesco a concordare sulle catastrofiche recensioni che si leggono per il Web. Qualcosa è cambiato, è vero, ma i conservatori tendono alla lunga a ritornare sui propri passi. “Libero” è una canzone dal mio punto di vista con un ottimo riff e un discreto testo, forse è anche la più vendibile dell’album ma vale la pena essere ascoltata se si riesce a distaccare un po’ la mente dal precedente “Sono all’Osso”. 
Rimangono fuori da questo trafiletto Brunori, Mannarino, Dente, Zen Circus, Le Luci e compagnia cantante, che hanno già dato lo scorso anno. 
Nobraino
Ma sono felicissimo di poter però annoverare nel 2012 il ritorno col terzo album in studio dei Nobraino. Il loro “Disco d’Oro”, posso sostenere senza paura di smentita, sia un opera eccezionale, che indubbiamente va ascoltato a ripetizione, a partire dal giorno della scoperta. Scelgo con difficoltà, tra le molte valide, “Il Mangiabandiere” come brano rappresentativo. Due minuti e mezzo carichi, strumentalmente completi, sul tema della guerra e di una gloria effimera e fugace. 
Passiamo all'illustre Vincitore del Premio Tenco 2012 per la migliore opera prima, Colapesce, con “Un Meraviglioso Declino”. Un disco che ha tanto e in certi testi anche troppo da dire, una soluzione può essere ascoltarlo con la benevolenza che si dà a chi ha ancora tanta strada davanti. “I Barbari”, pezzo al quale partecipa per gli arrangiamenti di fiati e archi Roy Paci ti soddisfa dal primo all’ultimo minuto, risultando abbastanza elaborato ma allo stesso tempo non eccessivamente snaturato dal contesto. L’elenco come ho accennato sarebbe lungo e non prendetevela, ma voglio chiudere con due nomi particoalri, DIMARTINO e L’Orso. Il primo si presenta con un intitolazione chilometrica “Sarebbe Bello Non Lasciarsi Mai Ma Abbandonarsi Ogni Tanto è Utile”, mentre il secondo propone un EP intitolato “La Domenica”, terzo di una serie, che racconta in modo inusuale la storia di un ragazzo alle prese con la dura realtà odierna. “Noi siamo gli Alberi” è la traccia d’apertura del protetto di Brunori, ha un testo schietto e ben leggibile, un omaggio vero alla musica Italiana, una canzone che appassiona fin dal primo ascolto. “Con i chilometri contro” di l’Orso invece racconta le difficoltà nell’affrontare un amore a distanza, per un ragazzo costretto a tornare in provincia proprio una domenica d’estate. In realtà avrei un altro cd e un'altra canzone da annoverare nella lista, forse quello che mi ha influenzato di più nei mesi caldi. “Il penultimo canto della Cicala” dei Nous Autres. Sarò ormai di parte, ma quanto mi hanno stressato questi qua forse neppure gli Zen Circus ci sono riusciti. Oltretutto “Nuda” neppure mi piaceva all’inizio...


Ecco la playlist:





6 commenti:

Davide "boldraker" Boldrini ha detto...

solo per l'occhiolino (o pompino?) finale ai nous autres questo articolo spacca! ahuahuahuahu
Bella Lù

Camilla Fois ha detto...

Scelte curiose, qualcosa mi piace molto, altre per niente, ma i Nous Autres mettono d'accordo tutti :D (forse anche i Pan del Diavolo, ma quelli vengono dopo)!

p.s. La Regina non si è inorridita...per ora! :D

Unknown ha detto...

Tenks!!! Esordio spacca gambe, mi farò gia dei nemici ahah.. Senza contare che l'ultimo video della Playlist è quello che scalla di più...

lafa ha detto...

Che peccato che le Luci non sfornino dischi come se piovesse... davvero, peccatissimo!
L'autore è un hipster della prima ora ma viva e sempre Nus Otr!

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Lafa, in Italia c'è un solo e unico Vasco...