giovedì 1 novembre 2012

Leggendone: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino


Il libro di cui vi voglio parlare oggi è “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” di Christiane F. 
Come si legge anche nella prefazione, questo romanzo nasce un po' per caso: i due giornalisti Kai Hermann e Horst Rieck incontrano per la prima volta Christiane a Berlino nel 1978 dove era chiamata a testimoniare per un processo. 

Hermann e Rieck si accordano con la ragazza per un intervista, ma alla fine l'intervista si trasforma in un progetto più grande che porta alla stesura appunto di questo libro. 
Christiane racconta la sua tragica esperienza con l'eroina iniziata all'età di tredici anni. 
La ragazza ci fa conoscere il mondo dei tossicodipendenti o, per usare una sua espressione, dei “bucomani”: un mondo di zombie, senza amore, senza amicizia, senza fiducia e dignità, un mondo fatto solo di dosi. 
Un libro crudo e forte, ma sicuramente importante da leggere sia da adolescenti che da adulti perché depura la figura del tossicodipendente dai luoghi comuni che lo dipingono come un mostro, un essere inumano da nascondere e da condannare senza pietà. 
“Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” invece ci fa capire quanto queste persone siano fragili , bisognose di un sostegno adeguato che purtroppo manca, e non di giudizi e condanne da parte di una società che tra l'altro è essa stessa madre di questi mali. 





3 commenti:

Anonimo ha detto...

Uno dei miei libri preferiti...molto meglio del film..tristissimo e crudo!!

Davide "boldraker" Boldrini ha detto...

io ho visto solo il film e m'è piaciuto davvero tanto...mi riprometto sempre di leggerlo...prima o poi :)

Camilla Fois ha detto...

Io ho letto il libro e visto il film!Mi sono piaciuti entrambi, ma è passato davvero tanto tempo, sicuramente da rileggere!