Il libro di cui vi voglio parlare oggi è “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” di Christiane F.
Come si legge anche nella prefazione, questo romanzo nasce un po' per caso: i due giornalisti Kai Hermann e Horst Rieck incontrano per la prima volta Christiane a Berlino nel 1978 dove era chiamata a testimoniare per un processo.

Christiane racconta la sua tragica esperienza con l'eroina iniziata all'età di tredici anni.
La ragazza ci fa conoscere il mondo dei tossicodipendenti o, per usare una sua espressione, dei “bucomani”: un mondo di zombie, senza amore, senza amicizia, senza fiducia e dignità, un mondo fatto solo di dosi.
Un libro crudo e forte, ma sicuramente importante da leggere sia da adolescenti che da adulti perché depura la figura del tossicodipendente dai luoghi comuni che lo dipingono come un mostro, un essere inumano da nascondere e da condannare senza pietà.
“Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” invece ci fa capire quanto queste persone siano fragili , bisognose di un sostegno adeguato che purtroppo manca, e non di giudizi e condanne da parte di una società che tra l'altro è essa stessa madre di questi mali.

3 commenti:
Uno dei miei libri preferiti...molto meglio del film..tristissimo e crudo!!
io ho visto solo il film e m'è piaciuto davvero tanto...mi riprometto sempre di leggerlo...prima o poi :)
Io ho letto il libro e visto il film!Mi sono piaciuti entrambi, ma è passato davvero tanto tempo, sicuramente da rileggere!
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