martedì 4 febbraio 2014

UOLCMEN: Vicini per chilometri, vicini per stagioni...

Foto di Marco Sanna
Da tempo aspettavo questo momento e ora che è passato mi sembra di aver fatto un sogno ambientato nel passato, circa quindici anni fa. Ma non era un sogno, era reale, a colori.
Gli “ex” (non voglio chiamarli così e andando avanti nella lettura capirete perché) C.S.I. hanno calcato un palco in terra sarda regalandoci circa due ore di puro godimento.
Il concerto ha preso vita in una struttura magica, l'ex Zuccherificio di Oristano, rimasto inutilizzato per parecchio tempo e riportato in vita per un evento unico. La location è perfetta, una struttura post industriale adatta al contesto, quasi una macchina del tempo dal gusto eighties che a ogni angolo ci ricorda da dove veniamo.
Il clima è teso e le aspettative sono tante, i musicisti si fanno attendere e nel frattempo il freddo si insinua nelle ossa. Quando arriva il momento tutto si ferma e un senso di calore spazza via il freddo.
Maroccolo, Zamboni, Canali, Filippi e Baraldi (grande assente Magnelli per infortunio) accendono la sala sin dalle prime note e si presentano da subito come un organico forte e affiatato.
Si parte con l'artiglieria pesante “A Tratti”, “Forma e Sostanza” e “In Viaggio”. Mi guardo attorno e vedo già le prime lacrime scendere nei volti di chi, come me, probabilmente li aspettava da molti anni. L'emozione è tangibile sia sul palco che sotto il palco.
Foto di Marco Sanna
I musicisti storici confermano tutte le aspettative, Canali è una furia e Maroccolo si conferma un musicista incredibile. La sorpresa, per quanto mi riguarda, è la Baraldi. La sua voce non è solo adatta alla proposta musicale, ma è di una bellezza rara, profonda e sul palco si sa muovere, è magnetica e affascinante: una bella sorpresa in un contesto già carico di emozioni.
Un momento molto toccante è stata la cover di “La Realtà non Esiste” di Claudio Rocchi, recentemente scomparso, un grande musicista italiano a cui è stato reso un bell'omaggio scandito dalla voce di Zamboni.
La cosa più scioccante del live è il fatto che non vi sia alcun senso di nostalgia. Certo, tutti sentiamo la mancanza della formazione originale (Ferretti e Ginevra non si dimenticano) ma qua abbiamo molto di più tra le mani. Ciò che ha fatto a storia dei C.S.I. e dei C.C.C.P. è preso e rivisitato ad hoc per l'occasione e il risultato è assolutamente riuscito. I musicisti ci danno dentro e portano avanti un concentrato di energia musicale, quasi senza fermarsi. La scaletta è scelta con maestria per infiammare anche gli animi più miti, così si susseguono momenti soft con “Del Mondo”, “Linea Gotica”, “Depressione Caspica” a momenti di puro delirio con “Maciste contro Tutti”, “M'importa 'na Sega” e la tranche dedicata ai C.C.C.P. (“Io sto Bene”, “Curami”, “Spara Jurij” ed “Emilia Paranoica” l'una di seguito all'altra). Ogni canzone porta con sé dei ricordi ma anche una nuova veste, così sino alla fine restiamo sospesi in una quasi perfetta comunione tra musicisti e pubblico.
Il tempo sembra essersi fermato in queste due ore e alla fine con “Irata” e “ Cupe Vampe”, che chiudono la serata, abbiamo una sensazione di pienezza difficilmente spiegabile; c'è stato un pezzo per tutti i gusti: lenti, ipnotici, energici da pogo, evocativi, movimentati.
L'atmosfera non accenna a cambiare neanche a concerto concluso e il pubblico si intrattiene nell'enorme struttura per continuare a sognare e a parlarne.
L'Associazione Culturale D'altra Parte ha svolto un lavoro eccellente organizzando questo splendido concerto e il risultato ha superato le premesse, dando, in fondo, anche una piccola speranza per la ripresa delle proposte live in Sardegna.
Foto di Marco Sanna
Non doveva accadere, ma è accaduto. E speriamo che il domani ci riservi delle altre sorprese di questo livello artistico e organizzativo.

Una ripresa amatoriale di "Irata":

4 commenti:

Unknown ha detto...

una bella serata, grazie per l'occasione....Markos..

Camilla Fois ha detto...

Davvero bella! Grazie a te per le foto MArco!

Gianni ha detto...

Marok dopo il tour coi Litfiba dell'anno scorso ha capito che è pieno di nostalgici che vanno ai concerti. Mannaggia a lui!

Io aspetto il grande ritorno dei LunaPop

Camilla Fois ha detto...

Avendo visto entrambe le reunion, mi sembra che questa cosa abbia reso felice sia i nostalgici che i musicisti stessi. Ad essercene oggi gruppi come i C.S.I. e i Litfiba di allora...