giovedì 11 aprile 2013

UOLCMEN: Playlist #8- Impara a non pensar... turututututu!

La coerenza non è una mia virtù! Dopo l'annuncio della fine delle playlist ho inaspettatamente ricevuto parecchie richieste per proseguire con la rubrica. Perciò ho deciso di tornare, e il primo argomento è la distrazione musicale!

Mi spiego meglio. Ci sono momenti di stallo nella vita in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato, un evento sfortunato è immediatamente seguito da un altro ancora più sfortunato e via così. Ma non sempre siamo disposti a crogiolarci nella disperazione; a volte abbiamo voglia di reagire, e quando questo accade allora non possiamo assolutamente ascoltare musica triste.
Io ho spesso voglia di reagire: è difficile che fattori esterni mi buttino giù, ma un aiutino è sempre gradito e se gli amici non sono disponibili allora cerco conforto nella musica. Ecco come nasce questa playlist.
Contrariamente a tutte le altre, questa è immutabile; le dieci canzoni che più mi distraggono dalla sfortuna sono sempre le stesse.
A dare il via alle danze sono gli intramontabili Beach Boys, e vi consiglio la mia canzone prediletta “Wouldn't it be nice”, bandiera del buonumore per eccellenza. Un sorriso ve lo strapperà obbligatoriamente.
Seguono i Ramones, che non sono il gruppo più allegro di tutti i tempi ( quelli sono i succitati Beach Boys), ma sentire le note di “I wanna be sedated” mi dà una sensazione di felicità non indifferente: sarà per i ricordi che evoca o forse solo perché mi viene voglia di saltare a tempo ( più o meno ) con la musica.
Continuo sullo stesso genere con “Ever Fallen in Love ( with the someone you shouldn't've)” dei Buzzcocks, ottima band, canzone sputtanantissima ma molto funzionale alla distrazione.
Quando non si vuole pensare serve anche un po' di tranquillità; è per questo che ho scelto “Somewhere over the Rainbow” nella versione di Israel “Iz” Kamakawiwo'le, lontana dalla versione di Judy Garland, che impreziosita dal suono serafico dell'ukulele offre poco più di tre minuti di puro relax.
Va bene rilassarsi, ma nei momenti di sconforto è importante partire all'attacco verso la rivincita. La rivincita, o anche solo la riuscita in qualcosa dopo molte sconfitte, è estremamente galvanizzante. Io solitamente associo questi momenti a “More Than a Feeling” dei Boston.
E se te lo dice lei...
Per restare in linea con la soddisfazione, perché non concedersi anche un piccolo festeggiamento? A questo scopo facciamo partire sul giradischi “Any Way you Want it” dei Journey ( si, ho vinili dei Journey e non ne vado per niente fiera! ); lo so che non vi piacciono ma sono divertentissimi, dai! Se siete rabbrividiti di fronte ai Journey, preparatevi a ghiacciarvi dinanzi a uno dei miei eroi degli anni '90: Bryan Adams, con “Summer of the 69”! Vi giuro che poche canzoni mi fanno sentire bene come questa: avete presente il misto di nostalgia e piacere che danno le vecchie foto di quando eravamo bambini? La sensazione è più o meno questa.
Sulla stessa falsariga inserisco, un po' a forza, “Black is Black” dei Los Bravos. Mi ricorda l'odore degli alberi, il caldo insopportabile e la nostra Tipo grigia senza riscaldamento e autoradio che sfrecciava alla volta di Su Pallosu... insomma, ottimi ricordi per stare meglio.
Un altro gruppo che mi fa sempre piacere sentire sono i Weezer, se poi la canzone è “Buddy Holly” allora il piacere è perfetto. Aggiungeteci il video fighissimo ( se non lo avete mai visto fatelo perché ne vale la pena ) e la cantabilità ruffiana e non avrete più bisogno di regolatori d'umore.
Per chiudere ho scelto la canzone più allegra, cantabile e ballabile dell'Universo conosciuto: “Girls just want to have fun”, ci puoi contare Cyndi Lauper!
Abbiamo imparato a non pensarci e a reagire a suon di musica? Forse no, ma sognare non è mai una perdita di tempo.



P.S. La Playlist è dedicata a un caro amico... impara a non pensare o almeno ad ascoltare me, che sono saggia!

 

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