Chi
l'avrebbe mai detto? Anche io posso scrivere delle recensioni
cinematografiche. Sì, nonostante sia uno dei meno aggiornati ed
esperti sull'ottava arte che ci sia in circolazione, voglio
cimentarmi con l'impresa. In realtà guardare film mi piace, e pure
molto, ma ho il difetto di essere uno veramente abitudinario: uno di
quelli che rivede lo stesso film 20 volte e che sa recitare a memoria
brani lunghi un quarto d'ora di “Lo chiamavano Trinità” o di
“Una poltrona per due”, ma che non ha mai visto Blade Runner o
Guerre Stellari. Al cinema ci vado poco e nulla, ogni tanto scarico
qualcosa, ma devo essere sincero: quando si parla di cinema,
preferisco stare zitto ed ascoltare gli altri.
Ma quei film
visti e rivisti sono per me autentiche perle, imperdibili e
assolutamente consigliabili, e ho deciso dunque di condividere alcune
delle mie passioni.
Inizio con
una pellicola spagnola del 1995, scritta e diretta dal regista Álex
de la Iglesia: “El día de la Bestia”, uscita anche in Italia con
lo stesso titolo.
Il film è
un vero e proprio cult in Spagna (mi azzardo a dire che gli spagnoli
della mia età che non l'hanno visto sono veramente pochi) ed è una
divertentissima commedia horror caratterizzata dal grottesco,
dall'eccesso e dall'heavy metal.
Il
protagonista è un erudito prete basco, Ángel
Berriatúa (interpretato da Álex Angulo) che durante i suoi
studi teologici scopre che il 25 dicembre 1995, a Madrid, nascerà
l'Anticristo. Si reca dunque nella capitale (nella quale, come
presagio, è iniziata un'ondata di delinquenza fomentata soprattutto
dal gruppo neonazista Limpia Madrid, Pulisci Madrid) con lo
scopo di trovare e annientare il neonato. Per riuscire ad avvicinarsi
al “maligno” e scoprire dove nascerà l'Anticristo si propone di
compiere “tutto il male possibile”: inizia dunque a compiere
furti, a maledire persone in punto di morte e...ascoltare metal!!
Conosce così il giovane metallaro José María (interpretato
magistralmente da Santiago Segura, che diventerà poi famoso con la
trilogia del poliziotto lercio Torrente) che lo aiuta nella sua
missione.
El día de
la Bestia, che vinse 5 premi Goya, permise ad Álex de la Iglesia di
consacrarsi come regista e allo stesso tempo inserì nel circuito
commerciale la “commedia satanica”, che fino ad allora circolava
solo nella sub-cultura. Il film non ha momenti di stagnazione,
l'azione è pressoché ininterrotta e risulta veramente
godibilissimo. La colonna sonora comprende canzoni composte a
proposito da alcuni fra i gruppi rock storici spagnoli (Def con Dos,
Extremoduro, Negu Gorriak, Eskorbuto).
Una piccola
curiosità, alcuni personaggi secondari sono interpretati da noti
attori italiani: in particolare Maria Grazia Cucinotta in versione
biondona, che dimostra le sue poche doti attoriali.
In
definitiva, El día de la Bestia, nonostante non sia un capolavoro,
è senz'altro un film che mi sento di consigliare per passare un'ora
e 40 minuti di divertimento leggero all'insegna dell'humor nero.
Buona visione!
1 commento:
Lo devo vedere assolutamente!
Posta un commento