lunedì 2 luglio 2012

BABELE: Rio Irvi


Oggi vi voglio parlare di un problema che da anni attanaglia il litorale arburese, e, in particolare, la spiaggia e il territorio di Piscinas. Sto parlando delle acque rosse che dalle miniere di Ingurtosu e Montevecchio si riversano sino al mare della Costa Verde e nelle quali , con mio grande stupore, nel corso di questi anni, ho da sempre visto turisti bagnarsi e restare “affascinati” dal colore.

Basta documentarsi giusto un poco per scoprire che dal pozzo Fais escono 50 litri al secondo di acqua torbida ma ne vengono depurati solo 15! L'opera fu realizzata dalla vecchia Provincia di Cagliari; nel 2007 l'incarico passò alla neonata Provincia del Medio Campidano e successivamente all'Igea. È di due milioni di euro la cifra sprecata per le bonifiche: un depuratore milionario, piccolo e inadeguato, che non impedisce ai metalli pesanti di finire sulla spiaggia di Piscinas. Lo stato delle acque del rio Irvi, che scorre in località Casargiu, tra le miniere di Montevecchio e Ingurtosu, è dunque preoccupante.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: dal pozzo Fais sino al mare della Costa Verde scorre un corso d'acqua torbida sopra un letto di fango rosso acceso, che, seminando intorno melma e residui vari, risulta essere una minaccia non solo per la vegetazione circostante ma soprattutto per le colonie di cervi e cinghiali che abitano questo territorio. In attesa che chi di competenza si mobiliti per fermare questo scempio ambientale, ciò che possiamo semplicemente fare è mettere in guardia i turisti relativamente ai rischi che corrono bagnandosi nelle acque del fiume: funghi, infezioni delle pelle, sfoghi, dermatiti, disidratazione, abrasioni.
Sperando che nel tempo la bianca sabbia e lo spettacolare paesaggio della spiaggia di Piscinas non cambi colore a causa delle acque rosse riversate sull’arena.

 

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