giovedì 30 maggio 2013

Previously on # 14: The Following

Ho appena finito di vedere l'ultima puntata della prima stagione di The Following. La recensione potrebbe durare una frase, ma, per essere sicuro di centrare l'obiettivo cercherò di dilungarmi un po'.
La partecipazione di attori del Cinema in serie tv ormai non fa quasi più notizia, ormai è la prassi. Sembra però che alcune reti spendano così tanti soldi per la guest star di turno che agli sceneggiatori rimangono solo le noccioline, non si spiegherebbe altrimenti una serie tv come The Following.
La star di turno è Kevin Bacon, che interpreta il ruolo di un agente dell'FBI allontanato dal lavoro, che ha un debole per la bottiglia e che si porta dietro un caso che gli ha segnato la vita: l'arresto di un serial killer ispirato ad Allan Poe, interpretato da James Purefoy (nella serie tv "Rome" della HBO interpretava Marco Antonio). La serie comincia con l'evasione del serial killer, e quindi il richiamo in servizio di Kevin Bacon, che ovviamente è quello che lo conosce meglio di tutti.
Dalla prima puntata la storia è continuamente sopra le righe e, non raramente, in certe occasioni che dovrebbero essere drammatiche scappa una risata per dialoghi o situazioni veramente grotteschi.
Se siete attratti dal trash, potrebbe essere una serie da seguire, ma se vi aspettate un bel poliziesco o se vi affascinano i serial killer, mirate ad altro.
Non so se per puro masochismo o per curiosità del "dove vuole andare a parare?" ho finito la prima stagione, e vi giuro che le parole che mi sono venute subito alla mente sono state: "ma davvero?", non per la sorpresa, ma perché realmente non potevo credere arrivassero a tanto.
Prevedibilità è la parola d'ordine per questa serie. Alla prossima!



  

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