giovedì 28 febbraio 2013

Leggendone: Rabbia


Gli storici non lo chiamano forse “Oblio”, il luogo senza luogo, dove il tempo non scorre? Il luogo fuori dal tempo?


Oggi vi voglio parlare di ‘Rabbia’ (Rant), un romanzo dello scrittore statunitense Chuck Palahniuk, pubblicato nel 2007.
Rabbia è una biografia orale che parla di Buster "Rant" Casey attraverso i racconti di amici, nemici, ammiratori, membri della comunità in cui è nato (venditori d’auto, medici, negozianti, insegnanti, imprenditori ecc…), familiari o semplici persone che lo incontrano per la prima volta. Le diverse voci narranti raccontano i loro ricordi, spesso contrastanti, legati a Rant e alla sua vita; è proprio partendo dai punti di vista della gente che lo ha incontrato che lo scrittore disegna pian piano il profilo e il carattere di Rant, nonostante il nostro protagonista non compaia mai direttamente all'interno della storia. Rant è figlio della noiosa e patetica provincia americana, un ragazzo ‘particolare’ fin da bambino, che si diletta a farsi mordere da insetti, ragni e serpenti fino a diventare totalmente immune ad ogni veleno e portatore del virus della ‘rabbia’. Un personaggio malvagio ma simpatico, furbo e sveglio, che affascina nel suo saper riconoscere tutto quello che le ragazze mangiano semplicemente ‘assaggiandole’, e morto in circostanze misteriose che hanno fatto di lui una leggenda.
L'autore del libro, Chuck Palahniuk
Il punto di svolta del romanzo avviene quando migrerà dalla cittadina in cui è nato verso la città, dove incontrerà i "notturni", ragazzi che vivono solo di notte per organizzare i cosiddetti party crashing, scontri automobilistici all’ultimo sangue, di cui diventerà in poco tempo il leader. Ed è proprio durante una delle solite cacce notturne che Rant incontrerà la morte.
La lettura di questo romanzo vi trascinerà totalmente; lo stile è sempre quello di Palahniuk: crudo, diretto, ironico e sarcastico. Vi affezionerete a Rant, nonostante i suoi difetti, e vi immedesimerete in lui, nel suo desiderio di evasione e diversità. Personalmente, nonostante tutto il libro sia meravigliosamente una scoperta paragrafo dopo paragrafo, i capitoli che ho trovato più eclatanti sono quello della ‘Fatina dei denti’e della ‘Serata “Albero”’. Sta a voi ora dirmi che ne pensate…per cui…Buona Lettura!


E voialtri sfigati, be’…godetevi pure la vostra morte.





2 commenti:

Unknown ha detto...

Devo rimettermi a leggereeeeeeeee

Ale ha detto...

:) è un bon libro per ricominciare ;)