venerdì 13 aprile 2012

Una pelle troppo fragile

Negli ultimi tempi, tutti quelli che sono sempre stati affascinati dal classico connubio minimalista voce-chitarra, tutti quelli che sono cresciuti con una chitarra in mano, strimpellando motivi conosciuti e sognando di diventare un giorno dei piccoli menestrelli capaci di coinvolgere una platea, stanno trovando ispirazione in un ragazzo, un genio fermatosi per troppo poco tempo sulla terra. Il suo nome è Nick Drake. Chitarrista unico nel suo genere e precursore di nuovi stili e metodi, nella sua brevissima carriera ha dato alla luce tre album dal 1969 al 1972 trovando il suo zenit musicale (secondo il mio modesto parere) nell'ultimo dei suoi lavori, “Pink Moon”, uno di quei dischi che una volta che inizi a farlo girare nel tuo lettore non puoi interrompere. Il legame che si viene a creare tra l'ascoltatore e il musicista diventa talmente stretto che l'idea di premere stop risulta un affronto irrispettoso all'artista. Drake muore nel '74, forse un suicidio. I testi delle sue canzoni, la malinconia che riusciva a tramettere attraverso un fraseggio di chitarra, descrivevano la vita di Nick e a posteriori hanno qualcosa di premonitore. Nelle sue canzoni dava sfogo alle sue paure, parlava del suo sentirsi solo in mezzo agli altri. Il suo carattere timido e introverso andava a scontrarsi con la sua consapevolezza di essere un grande artista, e questo lo fece combattere contro i suoi demoni. Una lotta interiore che nel novembre del '74 ha il suo epilogo nella casa materna dove Nick si era ritirato. Quello che più mi fa “rabbia” quando ascolto o mi viene da pensare a lui, è che (egoisticamente parlando) il materiale che ci ha lasciato in eredità è davvero troppo poco se andiamo a vedere la portata dell'artista. Basti pensare che non ci sono riprese che lo ritraggono e tutto il materiale pubblicato postumo, poteva essere inserito in diversi album sicuramente con più cura rispetto a quello che ha fatto la famiglia e i suoi collaboratori. Insomma, rimane l'amaro in bocca.

Un giorno, preso dalla voglia di trovare nuovo materiale da assorbire, sono venuto a conoscenza di un documentario sulla vita di Nick, “A Skin too few”. L'idea nasce da Gabrielle Drake, sorella dell'artista e attrice, e ripercorre la breve vita di Nick. Purtroppo il filmato si trovava solo con i sottotitoli in portoghese, che non è migliore del mio pessimo inglese. Perciò con l'aiuto dei Kenemèristi, Alessandra e Stefano abbiamo pensato di realizzare una traduzione italiana del film, di modo che tutti, capre inglesi e non, possano avere accesso a nuove informazioni che DEVONO essere alla portata di tutti. Quindi per voi che conoscete Nick Drake e per voi che non lo conoscete ma siete arrivati sino qua a leggere, ecco a voi il Torrent del film (clicca qui)* e i SOTTOTITOLI (clicca qui)! Buona Visione e Buon Ascolto!!!!!

Purtroppo il file ha sottotitoli in portoghese integrati perciò modificate la grafica sottotitoli dal vostro player in modo che vengano coperti.

6 commenti:

Camilla Fois ha detto...

Ragazzi, complimenti, avete fatto un lavoraccio!!! Bello!

Manuelito ha detto...

I sottotitoli non sono in linea al momento a causa di un problemino tecnico.
Segnatevi la pagina nei preferiti perchè a breve saranno di nuovo on line!!!

Davide "boldraker" Boldrini ha detto...

ho corretto il link. YEAH

Diego Macis ha detto...

Avete fatto un lavoro meraviglioso...Bella traduzione e scelta OTTIMA!non l'avrei mai creso...si ollu bei!!!Nel caso poi aveste cinque minuti di tempo libero...potreste occuparli a far lo stesso lavoro su questo;) http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=38718 sempre per stare in argomento di bei documentari musicali...!Salutttt!!!

Manuelito ha detto...

Ciao Diego!E' un piacere che almeno una persona nel mondo sia rimasto soddisfatto del lavoro!Grazie mille dei complimenti!
Per quanto riguarda la tua richiesta, conoscevo il documentario ma non avevo ancora cercato nulla. La bella scoperta è stata che "Piano Blues" non è che il settimo episodio di una serie di sette documentari chiamata "The Blues" che ripercorre praticamente tutta la storia del blues in lungo e in largo:) Comunque ti ringrazio per la richiesta, ora la supercommissionisottotitoli si riunirà e vedremo cosa si può fare!!!!Saluti!!!!!

Manuelito ha detto...

Un altra ricerca mi ha portato a questo canale:
http://www.youtube.com/user/brasileirinho61/videos?query=the+blues
Qualcuno fortunatamente ci ha già pensato:)
Shcalla.