RECENSIONE “SMETTO QUANDO VOGLIO”
Comunque, dopo questa lunghissima attesa, che quasi ci fa dimenticare il motivo per cui siamo là, inizia il film. E cala il silenzio. Trascorrono i primi 40 minuti, e a un tratto il film s’interrompe e si accendono le luci: 5 minuti di pausa. Ma davvero?! In un film di un’ora e quaranta mi metti i 5 minuti di pausa? Non c’era stata tutta questa clemenza per il signore degli anelli! In ogni caso, la pausa viene sfruttata al meglio chi va a fumare una sigaretta flash, chi va in bagno, e chi rimane accoccolato nelle poltroncine. La pausa termina, e inizia la seconda parte del film. Un'oretta e the end.
Usciamo dalla sala e c’incamminiamo verso la macchina. Durante questa passeggiata si parla di tutto, tranne che del film appena visto, quasi a voler rimandare un argomento che, sappiamo bene, sarà il protagonista assoluto del viaggio in macchina e oltre . E infatti appena entriamo in macchina, un impavido fa la fatidica domanda: “Beh come vi è sembrato?”
Dopo un breve istante per rimettere insieme i pensieri, inizia la nostra recensione a caldo.
Ora, per comodità identificherò le persone che commentano con un personaggio dei Simpson:
La gattara scioglie il ghiaccio: “Carino, non mi aspettavo niente di più e niente di meno. Non è un capolavoro, una leggera commedia italiana. Anche se, probabilmente, non è un film da cinema, soprattutto per una come me che al cinema, purtroppo, ci può andare raramente. Però mi ha strappato qualche sorriso, ma è più un film da divano di casa che da cinema, sinceramente”.
Gengive sanguinanti: “Sì dai, alla fine era molto carino, uno sviluppo della storia sicuramente al di sopra delle righe. Viene trattato un tema molto attuale, quello del ricercatore universitario che...diciamo, non se la passa benissimo. Però cade molto spesso nello stereotipo: anche i personaggi sembrano un po’ delle macchiette. Inoltre anche i dialoghi sembravano poco sviluppati, soprattutto quelli tra la banda, non sembrava ci fosse una sintonia, nonostante fossero appunto una
banda, dai dialoghi non trapelava nessun tipo di legame. Però, tutto sommato, mi è piaciuto, un film davvero piacevole”.
Duff Man: “Mah, io forse mi aspettavo un po' di più , soprattutto dopo aver visto il trailer. Mi è sembrata una puntata di The Pills dilatata, quindi anche poco coinvolgente. Anche secondo me la caratterizzazione dei personaggi risultava essere un po’ troppo stereotipata, i due latinisti…mamma mia li ho trovati a dir poco irritanti.”
Gengive sanguinanti: “Verissimo! L'unico personaggio che usciva un po' dalla macchietta è il chimico robusto, che almeno si è evoluto durante il film, gli altri così erano e così sono rimasti durante tutto il film, non c'è stato alcun tipo di crescita.”
Otto Disk: “Sì, sono d’accordo, molto carino, anche io come Duff Man sono rimasto forse troppo affascinato dal trailer che mi ha un po’ sfasato le aspettative: è montato davvero molto bene, dinamico, incalzante, e questo nel film un po’ manca. Inoltre mi è sembrato che le scene più carine siano state proprio quelle messe nel trailer. E poi, Valeria Solarino, bona quanto vuoi, ma la recitazione mi ha fatto davvero pena ”.
Duffman: “Dai, però sono contento di essere andato al cinema a vederlo, è giusto appoggiare questa nuova realtà del cinema italiano, con attori giovani e talentuosi.”
Gattara: “Quello sì, almeno si sta cercando di andare oltre ai film “comici” dei Vanzina, mamma mia. Ma sono l'unica a cui non è piaciuto neanche l'economista? Libero De Rienzo? Non so...io l'ho trovato un po' troppo caricato (anche se effettivamente lo erano un po' tutti).”
Duff Man: “A me è piaciuto! Anzi, forse uno dei più forti!”
Gengive sanguinanti: “Anche a me è piaciuto!”
Otto Disk: “Anche a me!”
Gattara: “Vabbè...come non detto, però non capite niente!”
Senza neanche rendercene conto, siamo arrivati a casa, e ad aspettarci c'erano gli altri amici che non sono potuti venire con noi, e la prima domanda, indovinate qual è stata? “Beh, come vi è sembrato?”
E via, nuovo giro nuova corsa!
Il trailer: